“Ridurre i servizi e alzare le tariffe è una scelta che non possiamo accettare”, dichiara Davide Zanon, coordinatore regionale dell’Associazione Consumatori Codici, “è vero, le tariffe dei mezzi pubblici milanesi sono al di sotto della media europea, ma non è ragionevole pensare di poter paragonare una città come Milano a un’altra europea. Prendiamo Londra, dove il biglietto costa il doppio: ha una superficie di quasi 1.600 chilometri quadrati, contro i 184 di Milano, la metropolitana serve 274 stazioni, suddivise in 12 linee, e viaggia complessivamente su 408 chilometri di linee, gli autobus sono divisi in servizi diurni, notturni e “24-hour”, mi sembra più che indubbia l’impossibilità di un paragone, com’è logico che una tale rete di trasporto pubblico necessiti di maggiori entrate per coprire i costi della sua manutenzione e della sua efficienza. A Milano vogliono aumentare le tariffe non solo senza l’incremento dei servizi, quale potrebbero essere linee in funzione 24 ore su 24, ma addirittura riducendoli. È inaccettabile”.
L’assessore Cattaneo dichiara anche che verrà data un’attenzione privilegiata al trasporto su ferro. “Siamo curiosi di sapere quali saranno i vantaggi per i viaggiatori dell’attenzione che verrà data alle ferrovie”, continua Zanon. “In questa ultima settimana di luglio ci sono giunte diverse lamentele dei pendolari che durante gli orari di punta viaggiano come animali su carri bestiame, senza possibilità di movimento, perché hanno già ridotto il numero delle carrozze. Forse non è chiaro che a luglio si lavora e il numero di pendolari non si riduce tanto da giustificare la riduzione del numero delle carrozze, per altro già insufficiente durante il resto dell’anno, né la soppressione di treni o il dilatarsi dei minuti di attesa di autobus e metropolitane”. Codici attende con ansia l’apertura del tavolo di lavoro condiviso per il rinnovamento della Carta dei Servizi della Mobilità da parte di Trenitalia-LeNord, augurandosi che sia una seria occasione di confronto tra l’azienda e le associazioni consumatori sulle problematiche reali del trasporto su ferro.