Gli investigatori hanno scoperto che i capi delle organizzazioni camorristiche e quelle mafiose si riunivano in un’azienda di trasporti del casertano per decidere tra loro strategie e alleanze.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati anche veri e propri arsenali di armi provenienti dalla Bosnia. Sono state eseguite perquisizioni e sequestri nei confronti di società e aziende, legate alle organizzazioni criminali, attive soprattutto nei maggiori mercati ortofrutticoli della Campania, del Lazio e della Sicilia.
Ai vertici del sodalizio criminale c’era probabilmente Paolo Schiavone, figlio di Francesco Schiavone, detto Sandokan. Gli agenti lo hanno arrestato nel porto di Napoli, a bordo di una nave, di ritorno dal viaggio di nozze, insieme a sua moglie. Secondo gli inquirenti, il boss negli ultimi anni aveva assunto un ruolo di rilievo all’interno dell’organizzazione.
Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha dichiarato: “Una grande operazione contro il clan dei Casalesi ma non solo, è stato infatti accertato un collegamento operativo tra i Casalesi e Cosa Nostra nel settore del trasporto della frutta. Un’altra grande operazione di polizia contro un sistema di criminalità che ogni giorno viene colpito duramente”.