Sulla costante crescita del numero delle auto, sottolinea Airp, incidono poi anche particolari fattori strutturali, come la conformazione fisica del territorio nazionale che, soprattutto nelle aree extraurbane del Paese sollecita di fatto la domanda di mobilità privata. Nelle aree urbane del Paese l’aumento del numero delle auto è poi spesso la conseguenza dell’espansione urbanistica nelle aree immediatamente al di fuori delle grandi città che, in mancanza di un adeguato sviluppo di infrastrutture di trasporto pubblico, accresce le esigenze di mobilità e rende indispensabile l’utilizzo dell’auto.
Lo studio dell’Osservatorio Airp sulla mobilità sostenibile evidenzia inoltre la crescita del parco circolante di auto nelle venti regioni italiane. Sono le regioni meridionali-centrali quelle che hanno fatto registrare tra il 2005 e il 2009 gli aumenti più significativi. In testa la Calabria (+7,91 per cento), seguita nell’ordine dalla Basilicata (+7,67 per cento), dal Lazio (+7,14 per cento), dal Molise (+6,97 per cento), dalla Sardegna (+6,94 per cento), dalla Sicilia (+6,81 per cento) e dalla Puglia (+6,15 per cento). In chiusura di questa graduatoria vi sono la Lombardia (+3,23 per cento), il Piemonte (+2,81 per cento) e la Liguria (+1,74 per cento).