Strada Facendo

Nuovi rincari per i carburanti,
il gasolio sfiora 1,28 euro al litro

Lunedì con una brutta sorpresa per automobilisti e camionisti. Anche questa mattina, quasi tutte le compagnie petrolifere hanno infatti alzato i prezzi di riferimento di benzina e diesel. Il gasolio, in particolare, sfiora ormai la soglia di 1,28 euro al litro. I dati emergono dal monitoraggio di Quotidianoenergia.it. Nel dettaglio – è scritto nel comunicato diffuso stamattina – Erg ha ritoccato di 0,5 centesimi sia la benzina sia il diesel portando entrambi i prodotti rispettivamente a 1,423 e 1,264 euro/litro, mentre Esso ha segnato un rialzo di 0,9 centesimi fino a 1,423 e 1,263 euro. Q8 ha mosso all’insù di 1 centesimo i listini dei due carburanti: la verde è salita così a 1,431 euro il litro mentre il gasolio a 1,274 euro. Shell ha aumentato di 0,5 centesimi la benzina fino a 1,434 euro e di 0,8 centesimi il diesel fino a 1,277 euro, sfiorando così quota 1,28 euro il litro. Tamoil, infine ha rialzato di 0,9 centesimi il solo gasolio fino a 1,268 euro, mentre Total di 0,7 centesimi la verde fino a 1,425 euro e di 0,5 centesimi il diesel, ora a 1,268 euro.
Immediata la reazione delle associazioni dei consumatori. “Siamo alle solite”, hanno commentato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef, “come sempre, a pagare le conseguenze sono i cittadini, che subiscono ricadute per 254 euro annui”. Secondo le due organizzazioni dei consumatori è “estremamente urgente dare piena applicazione alle misure sottoscritte la scorsa settimana nel tavolo di confronto sul mercato petrolifero, a partire dall’istituzione della Commissione di controllo sulla doppia velocità, e dalla razionalizzazione della rete di distribuzione, con l’incremento della vendita non-oil e, quindi, l’apertura della vendita anche presso la grande distribuzione”.
Misure indispensabili e che consentiranno, da un lato, di eliminare le speculazioni e, dall’altro, di avviare un importante calmieramento dei prezzi dei carburanti. Il Governo, inoltre – prosegue la nota – deve impegnarsi a dare applicazione immediata alle norme, già esistenti sull’accisa mobile, abbassandola per controbilanciare l’automatico aumento dell’Iva viste le attuali variazioni del petrolio.

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