Finalmente un punto fermo nella legislazione sulla materia che ad oggi si presenta alquanto complicata e farraginosa. Sono, infatti, ben 27 le legislazioni nazionali in materia di copertura dei servizi di telefonia cellulare a bordo delle navi da crociera, dei mercantili e dei traghetti operanti nelle acque territoriali europee. Un intervento europeo che garantisce razionalità e certezza di legislazione agli operatori delle telecomunicazioni che intendano offrire servizi mobili marittimi ai loro “clienti”, che non dovranno dotarsi di licenze multiple per l’esercizio delle reti cellulari.
Al di là delle implicazioni tecniche, l’argomento diviene interessante quando ci si accorge che la materia non riguarda unicamente il contatto e le comunicazioni tra persone e terra ferma. Infatti con l’innovata connettività marittima si potrà attivare un monitoraggio in tempo reale anche dello stato delle merci trasportate. Un esempio: sarà possibile monitorare a distanza la temperatura e l’umidità di un container per verificare la qualità delle merci in esso stivate. Non è poco, considerando che sono in crescita i trasporti di prodotti deperibili via mare.
Contestualmente, la Commissione ha adottato una raccomandazione che invita gli Stati membri a liberalizzare i rispettivi regimi di autorizzazione in modo tale da permettere a qualsiasi operatore di servizi di bordo autorizzato, di operare. Inoltre, entro 12 mesi, dovranno essere liberate le bande dello spettro radio destinate ai servizi di comunicazione mobile a bordo delle navi e adeguare le rispettive legislazioni nazionali per conformarle alla decisione.
Ovvio che una cura particolare dovrà essere applicata nella produzione delle informazioni rivolte agli utenti sui termini e le condizioni per l’uso dei servizi di comunicazione mobile a bordo delle navi.