Le indagini sono iniziate con il ritrovamento, in un furgone proveniente dal Marocco, di un ingente quantitativo di bottoni ed etichette in plastica con il marchio di note ditte di moda. La merce sequestrata era destinata a un cittadino di origine marocchina residente in Campania: nella sua abitazione sono stati trovati altrettanti articoli contraffatti e una punzonatrice professionale utilizzata per apporre i bottoni e le etichette sugli indumenti. I contraffattori, per evitare i controlli alle frontiere, introducevano in Italia capi di abbigliamento privi di qualsiasi indicazione, sui quali solo successivamente apponevano i marchi. Due cittadini marocchini sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per violazione della legge sulla contraffazione.