La telecamera è collegata a una stampante oltre che a un palmare e permette non solo di effettuare le misurazioni delle velocità dei diversi veicoli ma anche di procedere alla catalogazione, nonché, in un minuto, all’eventuale stampa, in caso di infrazione. L’altra caratteristica fondamentale di questo telelaser è che consente di conoscere la velocità di un automezzo in avvicinamento quando questi si trovi fino a 500/600 metri dall’operatore in modo che lo stesso accertatore abbia tutto il tempo di intimare l’alt al trasgressore e contestare l’infrazione mostrando sullo strumento la velocità tenuta dal conducente e la distanza tra il veicolo e l’operatore nell’istante in cui è avvenuto il rilevamento. Un’altra peculiarità è l’assoluta precisione: riesce in 40 centesimi di secondo ad effettuare 40 volte la misura che è convalidata solo se i dati sono omogenei fra di loro. Questo sistema non lascia minimamente spazio a false misure. Il sistema, come detto, è computerizzato e attraverso un software specifico “MIM” (Multi Image Mode) consente di ottenere, per un determinato veicolo, una serie di tre immagini: la prima delle quali a una distanza che può arrivare fino a 600 metri. Ogni apparecchio costa circa 20mila euro, ma si tratta di fondi facilmente recuperabili per le casse dell’ente pubblico grazie alle multe elevate praticamente impossibili da contestare.