Fondi certi per la manutenzione delle strade. È quello che chiedono Assosegnaletica, Aises, Acai e Siteb al governo. Le associazioni dicono stop all’incertezza sulla destinazione dei proventi delle multe, che un emendamento dei senatori Grillo e Cicolani rimette in discussione dopo l’approvazione già avvenuta alla Camera. L’emendamento toglierebbe fondi destinati alla segnaletica e alle dotazioni di sicurezza, in favore del tutor.
“Non c’è bisogno di separare a monte i proventi”, ha dichiarato Paolo Mazzoni, consigliere delegato di Assosegnaletica, “ma è necessario prevedere una quota certa, anche contenuta, per la segnaletica e la manutenzione delle strade”.
“Se il comportamento umano è la prima causa di incidentalità, anche la strada deve fare la propria parte, ma lo Stato sembra non aver capito l’importanza di investire in infrastrutture: l’Italia è la Cenerentola in Europa con solo 230 milioni di euro annui per le dotazioni di sicurezza a fronte di un fabbisogno di 16 miliardi”, ha sottolineato Gabriella Gherardi, presidente Aises. In ogni caso – spiegano le quattro associazioni in un comunicato – dei 78 miliardi di euro che lo Stato incassa da varie imposte sulla circolazione (a partire dalle revisioni auto e veicoli), alla manutenzione non arriva nulla. Nel corso di una conferenza stampa, Assosegnaletica, Aises, Acai e Siteb hanno ricordato che secondo un recente studio dell’Università Federico II di
Napoli la cattiva manutenzione della strada costituisce oltre il 40 per cento di causa diretta o concausa nel verificarsi di incidenti stradali.