Nel merito, il decreto legislativo reca il recepimento della direttiva Ue 2008/68 con la quale sono superate ed espressamente abrogate una serie di precedenti direttive in materia di trasporto merci pericolose su strada, per ferrovia e per vie navigabili.
Il testo del decreto che ha acquisito il parere favorevole della Conferenza Stato-Regioni, prevede inoltre una serie di sanzioni adeguate per chi viola le prescrizioni più restrittive introdotte e sostitutive di quelle in vigore. La disciplina vigente, spiega il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prevedeva sanzioni assolutamente inadeguate, da 100 lire a un milione e arresto fino a tre mesi, e ferme alla realtà del 1980. Con la nuova disciplina sono introdotte importanti sanzioni penali per le ipotesi di violazioni più gravi, arresto fino a sei mesi e ammenda da 5.000 a 15.000 euro, e sanzioni amministrative pecuniarie di diversa e rilevante entità, in ragione della gravità delle diverse ed ulteriori violazioni alle prescrizioni tecniche relative al trasporto.
Per la prima volta, infine, sono introdotte nel nostro ordinamento precise prescrizioni anche con riferimento alle merci pericolose che circolano nelle nostre vie d’acqua interne.