L’obiettivo del governo – ha sottolineato Saglia – è ”ridurre entro tre anni il differenziale del prezzo dei carburanti con il resto d’Europa, che è di 3-5 centesimi; non è un annuncio perché gli annunci non servono a nulla, è un progetto realistico che possiamo raggiungere attraverso una maggiore liberalizzazione, una riduzione del numero di punti vendita, l’aumento dell’utilizzo del self service e dell’iper self e la possibilità di consentire ai gestori di commercializzare i prodotti non-oil”.
Il pressing dei consumatori sul caro benzina sembra sortire i primi effetti. Sarà la legge sulla concorrenza, a marzo, l’occasione per una riforma del sistema della rete dei carburanti per ridurre il prezzo di benzina e gasolio. Tra le possibili novità la variazione settimanale dei prezzi alla pompa e la tanto invocata razionalizzazione della rete dei distributori con un aumento dei self-service.
“Abbiamo apprezzato l’iniziativa del sottosegretario Saglia di aprire un confronto in merito alla questione dei prezzi dei carburanti, anche se si prospettano tempi lunghi e difficoltà frapposte dai vari protagonisti della filiera petrolifera. Noi siamo comunque determinati a portare avanti le proposte avanzate in tale sede, che da tempo sosteniamo, all’insegna di una maggiore trasparenza, chiarezza e per una riduzione dei prezzi per gli automobilisti”, hanno spiegato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Paolo Landi, di Adiconsum, ha sottolineato che “fra le proposte annunciate dal sottosegretario ci sono la variazione settimanale e non più giornaliera dei prezzi alla pompa, l’aumento dei self-service e degli orari di servizio (almeno per i distributori non oil), la razionalizzazione della rete con più distributori gpl e metano e meno dedicati a benzina e gasolio. Ribadita l’esigenza di una maggiore informazione, con l’esposizione dei prezzi sui totem e la promozione di un servizio di ricezione dei prezzi sugli apparecchi satellitari. Adiconsum ha apprezzato le proposte chiedendo che diventino immediatamente provvedimenti”.
L’incontro al ministero “è andato bene, è stato positivo” anche per i petrolieri. Così, il presidente dell’Unione Petrolifera, Pasquale De Vita. L’Unione Petrolifera ha illustrato, nel corso dell’incontro, le sue proposte per la riforma della rete di distribuzione dei carburanti, che permetta “nell’ambito di un biennio una riduzione dei costi del sistema distributivo puntando sulla maggiore efficienza”.
Le proposte dell’Up riguardano, in particolare, una riduzione del numero di punti vendita (cinquemila-seimila impianti), lo sviluppo dell’utilizzo del self service attraverso norme di legge che facilitino tali modalità superando i vincoli locali, la liberalizzazione di orari e turni, l’integrazione di nuovi modelli di rapporti contrattuali tra compagnie e gestori e infine la liberalizzazione della rivendita di prodotti “di monopolio”, come tabacchi, giornali e farmaci di prima necessità. “Il cambiamento deve essere anche culturale”, ha sottolineato De Vita, “gli italiani devono anche rinunciare alla comodità del distributore sotto casa”.