L’ultimo episodio, quello più recente, è accaduto a un comandante di un volo della compagnia AirOne il quale ha denunciato disturbi ottici mentre si preparava al decollo. La sensazione avuta dai piloti è quella di ricevere un pugno in un occhio e un bruciore intenso che arriva fino alla guancia.
Analoghi episodi sono capitati a un podista mentre correva sul lungomare di Bari e durante la partita di calcio Bari-Inter giocata allo stadio San Nicola; qui l’arbitro è stato costretto a sospendere l’incontro per qualche minuto per tutelare i giocatori in campo accecati da un raggio verde di un puntatore laser. In gioco non c’è quindi più solo un rigore sbagliato da parte di Diego della Juventus (nella foto) o di Miccoli del Palermo, ma una questione di sicurezza per chi vola.
E per fermare questo fenomeno, la Polizia di Stato di Bari ha sequestrato oltre 3mila puntatori privi di contrassegno previsto dalla legge, molti dei quali di “classe” superiore a 3 (oltre 5 milliwatt di potenza) per i quali è vietata la vendita. Addirittura alcuni di questi laser trovati dai poliziotti sono estremamente potenti (200 milliwatt) e la gittata arriva fino a 5 chilometri di distanza. La gran parte dei puntatori laser sequestrati, che possono essere venduti solo da negozi specializzati, è di provenienza cinese e senza il contrassegno Ce.