Strada Facendo

Auto, da Detroit ottimismo
e novità: più spazio alle “piccole”

Nonostante il freddo rigido e la neve il salone dell’auto di Detroit si è aperto all’insegna dell’ottimismo e delle novità. Gli Stati Uniti scoprono il mercato delle piccole, più economiche a livello di listino e anche di gestione, mentre l’Europa presenta in questo segmento motori ibridi o elettrici. Bmw ha presentato un modello completamente elettrico con autonomia di oltre 200 chilometri, modelli ibridi a benzina ed elettrici anche per il Suv di Mercedes, il famosissimo ML, oltre che per Audi e per Volkswagen.
“Dimenticare il 2009 è dunque la prima missione di questo Salone; per Gm e Chrysler”, si legge sul Sole 24 Ore di ieri, “che si lasciano alle spalle la bancarotta pilotata e il salvataggio con i soldi di Obama; ma anche per le rivali – a partire da una Ford più in salute ma ancora indebitata. «L’atmosfera è cambiata, si sente nell’aria» ha detto Sergio Marchionne; e di rinascimento parlano un po’ tutti i manager le cui presentazioni si sono susseguite ieri a ritmo frenetico”.
Per quanto riguarda il mercato dell’auto ci si aspetta un aumento di circa 10,5 milioni di veicoli tra auto e furgoni. Ma alla Ford si pensa che la crescita potrebbe raggiungere anche i 12 milioni e mezzo, con un rialzo del 20 per cento rispetto al 2009. L’anno appena trascorso, anno nero per il mercato dell’auto internazionale, ma non certo per quello italiano, con un mercato “drogato” dai finanziamenti statali e dalle promozioni delle case automobilistiche.
“Detroit ha recuperato terreno”, si legge sul Sole, “negli ultimi anni, sul piano della qualità e dello stile; Ford ha conquistato ieri i premi di auto dell’anno – con la Fusion Hybrid – e di Truck dell’anno, con il Transit Connect. Ora l’obiettivo è di presentare automobili più adatte allo spirito dei tempi: in particolare, più risparmiose. La stessa Ford punta sulla Focus, un modello sviluppato a livello mondiale su una piattaforma il cui obiettivo è di raggiungere – ha detto Mulally – i 2 milioni di unità vendute l’anno entro il 2012. Gm controbatte con la Chevrolet Cruze, una vettura media anch’essa già lanciata su molti mercati esteri. Detroit, insomma, sembra copiare da Europa e Asia la strada verso il successo. Ma dove sono finiti i grandi truck e Suv? Gli stand ne sono ancora pieni, ma parlarne sembra ormai diventata una bestemmia qui al Salone. Le nuove parole d’ordine sono economia ed elettricità: l’auto elettrica ha uno spazio – anche fisico – molto superiore al passato, con una vera e propria Electric Avenue nel posto dove l’anno scorso troneggiavano i Suv della Hummer – un cambio della guardia assai simbolico”.
E tra le elettriche è la piccola di casa Fiat, la Cinquecento, a incantare i visitatori del salone. Esposta anche la Abarth personale di Sergio Marchionne. Sì, proprio l’auto che il ceo di Fiat utilizza per muoversi a Detroit con un certo successo. Non solo buone notizie dal salone a Stelle e Strisce, ad ogni modo. Proprio Marchionne ha confermato infatti la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese entro il 2012. “Riabilitare Termini Imerese è da pazzi. Non lo farebbe nessuno”, ha detto Marchionne. “L’ho detto il 18 giugno. L’ho ripetuto a Palazzo Chigi prima di Natale. L’ho ripetuto ieri e non è cambiato niente nel messaggio. Zero”.

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