L’Autostrada viaggiante vorrebbe essere il principale collegamento tra la Pianura Padana e i mercati del Centro-Est Europa. “Il debutto”, spiega sempre Brescia Oggi, “a metà del novembre scorso, con la regia della società Alpe Adria di Trieste in collaborazione con Trenitalia e con le società che gestiscono i due terminali intermodali capolinea, la Sdag spa di Gorizia e la bresciana Bertani spa di Ospitaletto. Permette di guadagnare almeno un’ora, con orari di partenza dai due capolinea tarati sulle aspettative dei clienti. È pensata per le società di trasporto nazionali ed estere in entrata e in uscita, che abitualmente usano la direttrice A4 e il raccordo Villesse-Gorizia-Villesse nelle relazioni di transito da e per l’Est Europa (Slovenia, Austria orientale, Ungheria, Cechia, Slovacchia..) verso le aree industriali del Nord Italia”.
Quello di Alpe Adria e Trenitalia è il primo esperimento del genere in Italia, sostenuto dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia con il contributo del ministero dell’Ambiente, ed è pure stato «aperto in anticipo» come dicono da Trenitalia.
“Forse in anticipo per essere compreso fino in fondo”, fa eco Mimmo Varone di Brescia Oggi. “E le Ferrovie devono ammettere che «i volumi di traffico per ora sono bassi». L’auspicio è che, dopo la fase sperimentale, la situazione possa migliorare, grazie anche ad azioni «di sensibilizzazione degli autotrasportatori attraverso iniziative di promozione». La fiducia sul decollo del servizio non manca, ma «come per tutte le novità ci vuole tempo», dice Trenitalia e rimanda al prossimo febbraio per dare dati più precisi. Forse anche i prezzi dovranno scendere un po’, nel frattempo. In ogni caso su quella direttrice sono partiti da qualche settimana i cantieri della terza corsia nella tratta Villesse-Venezia Est, e pur di non mettere il proprio Tir sul treno i camionisti affrontano lunghe e inevitabili code. L’esperimento riguarda 314 chilometri di A4. Ma sotto osservazione resta soprattutto il tratto Venezia Est-Villesse, ancora a due corsie, con problemi di forti rallentamenti al traffico pesante, divieti di sorpasso, frequenti incolonnamenti, alto tasso di incidentalità. Qui negli ultimi 5 anni si è registrato un transito medio giornaliero di oltre 500 veicoli pesanti in uscita da Venezia e di oltre 600 in entrata. E i cantieri rischiano di portare al blocco totale, soprattutto nelle fasce orarie di punta”.
“Trenitalia – si legge sempre nell’articolo – mette a disposizione due convogli da 19 carri ultrabassi tipo «Saadkms» specializzati per il trasporto di autotreni completi di motrice e rimorchio, più una carrozza per il trasporto degli autisti al seguito. Secondo le due società organizzatrici, il servizio permette una «rilevante» riduzione dell’impatto prodotto sull’ambiente. E le loro stime, inoltre, dicono che lungo i 314 km interessati, il costo del trasporto dei camion in treno si riduce a 0,3 euro/km a fronte degli 0,7 su strada, con un risparmio di oltre un milione di euro l’anno calcolato sul trasporto di 9 mila veicoli. Ora i treni sono due, partono da Gorizia alle 21.52 e da Ospitaletto alle 23.10. Arrivano rispettivamente alle 4.07 e alle 5.49, e attendono di riempirsi” conclude Brescia Oggi.
Cosa ne pensano i navigatori di Stradafacendo dell’Autostrada viaggiante? Perché stenta a decollare? Forse per i costi troppo alti? O solo per un problema di cultura e di organizzazione delle aziende di autotrasporto e spedizione?