“Continueremo le nostre battaglie e denunce – proseguono i consumatori – sapendo che a volte anche l’impercettibile variazione di un centesimo, conteggiato su quantità di erogato enormi come quelle dei carburanti, equivalgono a un aumento di 1 euro sui consumi mensili dell’automobilista e, nello stesso tempo, di un incremento di introiti pari a 16 milioni di euro (solo per la benzina). Non ci stancheremo, inoltre, di rivendicare il superamento, non solo della doppia velocità, ma anche del divario europeo, oramai strutturale di 3-5 centesimi, oltre a ribadire la necessità di una forte campagna di ammodernamento della rete di distribuzione in certo casi pletorica e in altri casi, come quello della grande distribuzione, totalmente assente. Puntando, in buona sostanza, a una rete più economica, con l’obiettivo di raggiungere almeno il 10 per cento del mercato attraverso la distribuzione indipendente, per far scendere così di 8-9 cent al litro il prezzo della benzina”.
“Si potrebbe intanto partire con operazioni marginali”, ha dichiarato Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori, “ma comunque da mettere in atto, come l’eliminazione degli inutili gadget che vengono offerti, che farebbe risparmiare all’automobilista 1,5 centesimi al litro, e inoltre, per rendere più efficace e agevole la comparazione dei prezzi alla pompa tra i diversi distributori, in attesa del superamento dell’inutile quanto confusionaria cifra dei millesimi, renderla almeno minuscola, con caratteri notevolmente inferiori rispetto a quelli che realmente contano”.