“Lo strumento – si legge sul Sole 24 Ore di venerdì 4 dicembre – dopo essere stato rifinanziato dal governo all’inizio dell’anno (1,6 miliardi fino al 2012), ha iniziato a marciare con buona lena e nei primi dieci mesi del 2009 ha messo a segno un aumento rispetto allo stesso periodo del 2008 pari all’86% per le domande, al 185% per i finanziamenti richiesti, all’87% per i finanziamenti accolti (3,5 miliardi di euro) e al 110% per l’importo garantito (1,9 miliardi)”.
Il comitato di gestione ha stabilito tre fasce di merito di credito (la terza prevede il rigetto della domanda). Ma per le Pmi l’accesso sarà più ampio. “Viene semplificato l’iter di accesso – aggiunge l’articolo del Sole – il soggetto richiedente, cioè la banca o i confidi in casa di controgaranzia, certifica direttamente il merito di credito dell’impresa beneficiaria consentendone l’accesso automatico senza passare per la valutazione del Comitato. Per le operazioni di durata inferiore ai 36 mesi, poi, viene elevato dal 15 al 25% il tetto per il rapporto tra l’importo dell’operazione da garantire e il fatturato dell’ultimo bilancio approvato. Maggiore flessibilità per le procedure per operazioni di start up di importo pari o inferiore a 25mila euro. Cambia anche la procedura per il “microcredito”, che sarà estesa anche alle imprese che presentano una perdita in uno degli ultimi due bilanci (inoltre l’importo massimo ammissibile sale da 75mila a 100mila euro)”.