La strada intrapresa per risolvere i tanti problemi del mondo dell’autotrasporto sembra finalmente essere quella giusta. Dopo l’incontro di martedì a Roma fra i rappresentanti delle associazioni di categoria e il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Altero Matteoli che ha visto siglare un protocollo d’intesa e cancellare l’ipotesi di un fermo dei trasporti della durata di cinque giorni, dal 9 al 13 dicembre, giovedì gli emendamenti promessi sono stati immediatamente presentati alla Commissione Bilancio della Camera. Emendamenti che riassumono le modalità con le quali vengono rifinanziate le autorizzazioni di spesa. Finanziamenti che riguardano la riduzione del premio Inail (dl 30 dicembre 2008, n. 207, convertito dalla legge 14/2009, articolo 29 comma 1 bis, terzo periodo); il contributo agli investimenti (dpr 27.9.2007, n. 227, articolo 2, comma 2); i pedaggi (legge 488 del 23.12.1999, articolo 45, comma 1, lett. c); i bolli (dl 112/2008, convertito nella legge 133/2008, articolo 83 bis, comma 26); il servizio sanitario nazionale sui premi Rca (legge 266/2005, art.1, comma 103); le spese non documentate per le imprese minori per i viaggi fatti personalmente dall’imprenditore in territorio comunale. Tutto l’importo viene finanziato dai proventi dello scudo fiscale; infatti, l’elenco fa parte dell’articolo 3, comma 7 del ddl Finanziaria, il quale stabilisce che “le risorse affluite alla contabilità speciale istituita ai sensi del comma 8 dell’articolo 13 bis del dl 78/2009 (ovvero, la norma che ha istituito lo scudo fiscale), convertito dalla legge 102/2009, sono versate all’entrata del bilancio dello Stato, per essere riassegnate al fondo di cui all’articolo 7 quinquies, comma 1, del dl 5/2009, convertito dalla legge 33/2009”. Questo fondo è stato creato nello stato di previsione del ministero dell’Economia “per assicurare il finanziamento di interventi urgenti e indifferibili, con particolare riguardo ai settori dell’istruzione e agli interventi organizzativi connessi a interventi celebrativi”.