Il ministro ha subito chiarito che ”l’obiettivo del Governo è quello di rendere competitivo il sistema italiano dei trasporti”, senza privilegiare quello ferroviario a discapito di quello su gomma, o viceversa. A sostegno di ciò, il ministro ha citato gli investimenti sbloccati dal Cipe per le nuove infrastrutture viarie, come la Brebemi, oppure gli oltre sei miliardi di euro stanziati dall’esecutivo, nel 2009, per le ferrovie.
L’intento del Governo, ha spiegato il ministro è quello di ”rilanciare l’offerta ferroviaria, senza penalizzare quella autostradale e senza dirigismi”. Tutto ciò anche nell’ottica dell’esito del summit Onu che si terrà a Copenhagen a dicembre sul clima e sulle emissioni di CO2 e che ”potrebbe riservare delle sorprese che potrebbero penalizzare alcuni Paesi, tra cui l’Italia, dove le emissioni aumentano per lo scarso uso delle autostrade del mare”.
Al tavolo ha già dato la sua adesione il Sitaf, la società concessionaria del Traforo autostradale del Frejus e dell’Autostrada Torino-Bardonecchia.