In Italia il 15 per cento degli pneumatici usati viene ricostruito. Un dato che dimostra come il nostro Paese utilizzi questa pratica in maniera molto più diffusa della media europea, che si ferma all’11,78 per cento. La situazione italiana, seppur positiva, ha ancora notevoli margini di miglioramento. Aumentare la percentuale di pneumatici usati che vengono ricostruiti apporterebbe grandi vantaggi sia in termini ambientali sia economici.
Infatti, come spiega Continental Italia, il processo di ricostruzione offre la possibilità di allungare il ciclo di vita dello pneumatico, riutilizzandone una parte fondamentale, la carcassa, la cui vita utile va ben oltre la durata garantita dalla normale usura del battistrada. Un processo che permette di ottenere un risparmio concreto e un maggior rispetto dell’ambiente, garantito dal riutilizzo di componenti difficili da smaltire, come le carcasse degli pneumatici usati. L’uso di pneumatici ricostruiti, spiega sempre Continental, è assolutamente sicuro, dal momento che dal 13 settembre 2006 in base a una decisione del Consiglio d’Europa in tutti i Paesi dell’Unione è possibile vendere pneumatici ricostruiti soltanto se conformi alle norme Ece Onu 108 e 109, che prevedono su pneumatici ricostruiti controlli analoghi a quelli previsti per gli pneumatici nuovi.
Come dicevamo, in Italia il 15 per cento degli pneumatici usati è destinato alla ricostruzione. I dati Etrma (European Tyre and Rubber Manufacturers’ Association), elaborati dal Centro Ricerca Continental Autocarro, spiegano anche che l’Italia si piazza al quinto posto nella classifica degli pneumatici ricostruiti. Ai primi posti di questa speciale graduatoria si collocano due nazioni, Portogallo e Finlandia, in cui la quota di pneumatici usati destinati alla ricostruzione supera addirittura il 27 per cento. Davanti al nostro Paese, ci sono anche Estonia e Svizzera, in cui la percentuale di pneumatici usati destinati alla ricostruzione è, rispettivamente, del 18,18 per cento e del 15,69 per cento. Dietro l’Italia (15,01 per cento), ci sono Germania (13,76 per cento), Francia (12,56 per cento), Spagna (11,99 per cento) e Regno Unito (11,61 per cento). Il fanalino di coda è invece occupato dalla Svezia con un misero 1,30 per cento.
La sicurezza degli pneumatici ricostruiti vale anche per i Tir. Per questo Continental Autocarro ha creato ContiRe, lo pneumatico ricostruito destinato al segmento Truck. “Continental”, dichiara Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT, “è un marchio leader nella ricostruzione degli pneumatici, con un’esperienza più che trentennale in questo settore. Continental ha sviluppato un modo peculiare di eseguire la ricostruzione delle carcasse usate, denominato ContiRe. Questa metodologia prevede l’utilizzo di mescole e materiali originali, il ricalcolo al centesimo di millimetro delle misure delle coperture ed una produzione in stampo, come quella utilizzata per realizzare i pneumatici nuovi”.