“In relazione ai prezzi dei carburanti, inoltre”, proseguono, “non dimentichiamo che ogni centesimo in più sul prezzo comporta, solo per quanto riguarda la benzina, maggiori introiti per la filiera petrolifera pari a 15 milioni di euro al mese”.
I consumatori ritengono quindi ormai indispensabile che il governo Berlusconi prenda misure che permettano di superare una volta per tutte il “mistero” del differenziale Italia-Europa, a partire dall’avvio di una seria e concreta razionalizzazione della filiera.
“Ma, parlando di razionalizzazione della filiera”, proseguono Trefiletti e Lanutti, “ci riferiamo anche all’eliminazione di lacci e laccioli che ostacolano l’apertura della vendita dei carburanti anche presso la grande distribuzione. Eliminando tali impacci, infatti, gli automobilisti potrebbero ottenere notevoli risparmi sui prezzi dei carburanti, di circa 7-8 centesimi in meno, pari a un minore esborso, per ciascun automobilista, di 84 euro per costi diretti e 70 euro per costi indiretti dovuti alle ricadute sul tasso di inflazione”.