“I numeri sono drammatici e nel 2009 la situazione non è certo migliorata”, commenta Carmine Laurenzano, segretario di Roma Codici. “I primi mesi del 2009 sono stati catastrofici: 1.820 incidenti stradali nella capitale con 1.050 feriti. Nonostante le strategie messe in campo dall’amministrazione comunale i morti su strada sono purtroppo un’evidenza cui evidentemente non si riesce a porre rimedio. Nella capitale”, spiega Laurenzano, “le prime cause di morte per incidenti stradali sono le cosiddette ‘buche killer’. Cosa ha fatto il Comune per sanare la situazione? Nulla. Sono diversi mesi che continuiamo a denunciare che su via Nomentana, così come su via della Magliana Vecchia esistono buche, o forse sarebbe meglio definirle voragini, di 20-30 centimetri estremamente pericolose, soprattutto per i motociclisti”.
Non è molto differente la situazione in provincia di Roma. Le strade extra-urbane e le consolari, come Via Salaria, Via Aurelia, Via Cassia, sono ad alto rischio incidenti e necessitano di un’urgente manutenzione. ”Eliminare le buche killer”, continua il Codici, “e installare nuovi guardrail dovrebbe essere la priorità dell’amministrazione comunale e provinciale in tema di sicurezza stradale, perché se esistono cause specifiche che determinano un incidente su cui il Comune e la Provincia non possono agire direttamente ma solo indirettamente, in quanto dipendenti dal soggetto alla guida – velocità, alcol, droga, distrazione del conducente, mancato rispetto della distanza di sicurezza – è inaccettabile che si continuino a perdere giovani vite per le strade malamente asfaltate, buche e tombini mal posti”.