Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi (“Sugli incentivi auto il governo non si tirerà indietro”) sono state accolte positivamente non solo dall’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, ma anche dal presidente dell’Aci, Enrico Gelpi: “Gli incentivi hanno portato una boccata d’ossigeno vitale all’economia dell’auto”, ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, “ma bisogna consolidare i risultati raggiunti e dare un quadro di riferimento più duraturo alle famiglie e alle Case automobilistiche”. “Siamo perciò soddisfatti dell’intenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, di prorogare gli interventi a favore della domanda automobilistica. È però necessario legare la nuova serie di incentivi alle auto dotate dei principali dispositivi per la sicurezza stradale e non soltanto alle vetture a minore impatto ambientale. Le facilitazioni economiche dovrebbero riguardare inoltre i veicoli usati più moderni. Solo così si potrà accelerare il processo di rinnovo del parco veicolare che è tuttora uno dei più anziani d’Europa”.
Il primo a chiedere un prolungamento degli incentivi era stato Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, che nelle ultime ore ha spiegato come grazie al sostegno del governo sulle rottamazioni la quota di mercato europeo della casa di Torino avrebbe potuto raggiungere il 9 per cento. In aiuto a Marchionne si era subito schierata anche la numero uno di Confindustria, Emma Marcegaglia.