“Avremmo voluto sbagliarci, ma ciò che avevamo temuto è successo di nuovo: un altro ponte è crollato. Ed emergono le verità: prima fra tutte che è indispensabile una mappatura nazionale dei cavalcavia, strumento che ancora non esiste e che avevamo chiesto a gran voce anche dopo la tragedia di fine ottobre scorso ad Annone Brianza”. Così il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggé ha commentato la notizia del tragico incidente avvenuto lungo l’autostrada A14 nei pressi di Ancona, auspicando che la mappatura “venga predisposta in tempi rapidissimi e che i lavori di manutenzione delle infrastrutture siano effettuati in modo adeguato e in sicurezza per gli utenti della strada. C’è da chiedersi quanti siano i manufatti in Italia che versano in condizioni precarie”, ha proseguito Paolo Uggè proponendo che “qualche risorsa oggi destinata a opere meno utili venga destinata invece alla messa in sicurezza delle strutture a rischio”. Nuovi Sos che non possono rimanere inascoltati come invece accaduto con quelli lanciato da Paolo Uggé dopo la trgedia del 28 ottobre sulla strada Statale 36 dove il cavalcavia era crollato causando la morte di un uomo e diversi feriti. Anche allora Paolo Uggè aveva invocato a gran voce la mappatura e la verifica dello stato ‘di salute’ delle strutture che sovrastano le strade e autostrade italiane. “Invece le nostre autorità hanno solo saputo bloccare il sistema produttivo rendendo di fatto impossibile il rilascio delle autorizzazioni per il transito dei trasporti eccezionali, con conseguenti danni sull’economia e il lavoro”, conclude il presidente di Conftrasporto-Confcommercio, sottolineando come la nuova tragedia abbia dimostrato che il problema stia nelle infrastrutture e in chi non ne verifica le condizioni e non nell’autotrasporto. Che, conclude Paolo Uggè, “non ha responsabilità in quanto accaduto in autostrada ad Ancona, come non ne aveva nel caso della tragedia di Annone Brianza”.