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Brennero vietato: “finalmente l’Italia s’è desta ed è pronta a combattere gli attacchi austriaci””

Fratelli d’Italia l’Italia s’è desta: così inizia l’inno nazionale annunciando subito che il Belpaese si è svegliato, pronto a combattere (con tanto di “elmo di Scipio”) per liberarsi dal giogo straniero e tornare unita. Ad annunciare invece agli autotrasportatori italiani che l’Italia si è finalmente svegliata, dopo un lunghissimo sonno, reagendo agli attacchi sferrati dall’Austria contro la sua economia, con i divieti imposti al valico del Brennero al passaggio dei camion carichi di prodotti made in Italy, è invece un testo scritto da Paolo Uggè, presidente di Fai Conftrasporto. Commentando la decisione di formalizzare il ricorso davanti alla Corte di Giustizia adottata dal Consiglio dei ministri, Paolo Uggé ha sottolineato come “per la prima volta l’Italia abbia assunto un’iniziativa forte e decisa a favore non solo dell’autotrasporto, ma a tutela dell’intera economia italiana decidendo, finalmente, nel nome della libera circolazione delle persone e delle merci, principio sancito dall’Unione Europea, di ricorrere alla Corte di Giustizia Ue per salvaguardare quel principio e denunciare la decisione unilaterale dell’Austria di limitare il transito dei mezzi pesanti al valico”. Un risveglio, ha aggiunto il presidente della federazione autotrasportatori italiani, avvenuto “dopo sette anni e numerosi ministri dei Trasporti grazie al ministro Matteo Salvini che ha tenuto fede alla parola data, non tanto le imprese italiane, ma l’economia europea, perché oggi è al Brennero che si ostacola la circolazione, ma domani potrebbero altri fronti a fare da sé. Il dialogo non è possibile quando non si rispettano le regole” ha concluso Paolo Uggè, “i valori europei si difendono in questo modo, altrimenti si parla solo di obiettivi astratti e senza basi”.

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