Oltre 25mila litri gasolio adulterato, ma soprattutto contaminato con solventi in grado di danneggiare i motori delle autovetture e dei veicoli industriali, già stoccato nei serbatoi e pronto per la vendita. A scoprirli, nel corso di controlli effettuati in due aree di servizio in provincia di Latina, sono stati gli uomini della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane che dopo aver verificato in un laboratorio mobile le caratteristiche del prodotto (e aver avuto conferma che era avvenuta una miscelazione con sostanze più infiammabili come solventi, carburanti avio o benzine, “determinando il mancato rispetto dei requisiti di sicurezza con conseguente pericolosità per gli utilizzatori” come si legge nel rapporto steso dagli investigatori, hanno denunciato cinque gestori degli impianti di distribuzione per frode nell’esercizio del commercio e detenzione e utilizzo di prodotti ottenuti da fabbricazioni clandestine o da miscelazioni non autorizzate. In un comunicato stampa gli autori dell’indagine hanno voluto sottolineare come “il gasolio adulterato possa non causare immediatamente anomalie di funzionamento dei motori” ma come “ nell’uso prolungato abbia effetti negativi sugli ingranaggi dei motori accrescendo le emissioni di gas di scarico oltre i normali limiti previsti dalle normative europee”. Per chi svolge la truffa, l’adulterazione permette sia di diluire il gasolio, usandone quindi meno, sia di smaltire illegalmente liquidi di scarto di lavorazioni industriali.