Strada Facendo

Mayday per l’intero sistema di aeroporti italiani: “Senza aiuti a fine anno precipiterà tutto?”

Mayday: è questo il termine utilizzato in aviazione per lanciare una richiesta d’aiuto. Un allarme (con un codice scelto dall’ultima parola della frase francese “venez m’aider”, ovvero “venite ad aiutarmi”, utilizzato nei cieli di tutto il mondo dopo la seconda guerra mondiale, con la diffusione delle comunicazioni radiofoniche), che oggi viene lanciato non per un aereo in difficoltà, ma per l’intero sistema aeroportuale italiano. A lanciarlo è Fabrizio Palenzona, presidente di Assaeroporti, associazione che rappresenta gli scali italiani, che in un’intervista al quotidiano La Repubblica ha affermato che “senza un fondo di compensazione, come quello adottato dalla Germania, gli aeroporti avranno un’autonomia molto limitata e potranno reggere solo fino alla fine dell’anno”. Un allarme lanciato nella speranza che il Governo intervenga in extremis per sostenere le società di gestione degli scali “prendendo atto che c’è un sistema vitale, senza seguire i pregiudizi. La parola concessionario oggi è criminalizzata dopo la tragedia di Genova”, ha affermato Fabrizio Palenzona,“ma quello delle concessioni è un sistema che esiste in tutto il mondo e in numerosissimi settori. E come in ogni situazione, ci sono concessionari buoni e altri meno buoni. Ma il sistema resta efficiente e per quel che riguarda il mondo aeroportuale il sistema funziona bene. I gestori si sono adeguati. Un esempio? Aeroporti di Roma: era una cenerentola, oggi è tra le migliori strutture al mondo”. Una “favola” che senza aiuti potrebbe però non avere un lieto fine.

Testo realizzato da Baskerville Comunicazione & Immagine per stradafacendo.tgcom24.it

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