Il “copione” è sempre quello e i protagonisti anche: imprenditori decisi a evadere il fisco un commercialista pronto a costituire società create per produrre fatture per operazioni inesistenti. Un “film ” andato in onda nuovamente a Roma dove gli agenti della Guardia di Finanza hanno annunciato la chiusura di una vasta indagine che ha permesso di scoprire un giro di fatture false per un valore di 190 milioni di euro nel quale sarebbero coinvolte una ventina d’imprese del settore della logistica e dei trasporti oltre che dei servizi alberghieri. Imprese che, grazie alla consulenza del commercialista, potevano così godere di crediti d’imposta inesistenti da usare per “coprire” pagamenti previdenziali e ritenute d’imposta del personale dipendente. Alcune società di logistica inquisite operavano nell’area di Civitavecchia. Al termine dell’inchiesta, che ha preso il via proprio da alcuni controlli sulle attività del professionista, la Procura ha disposto il sequestro preventivo di 43 milioni di euro, pari alla somma evasa, nei confronti di venti società e quindici persone fisiche.