Grazie ai corrispettivi versati dalla Regione, spiega Trenitalia, “sarà possibile una pianificazione a lungo termine che prevede un aumento di produzione di 300mila treni*km: partendo da un’offerta di 6,3 milioni di treni*km del 2018, si passerà a 6,4 milioni di treni*km nel biennio 2019/2020 per raggiungere 6,6 milioni di treni*km a partire dal 2021”. Grazie a “un flusso di cassa costante e definito nel tempo”, Trenitalia programmerà “investimenti per 350 milioni di euro da destinare, tra l’altro, al rinnovo della flotta con l’acquisto di nuovi treni – circa 288 milioni, di cui 123,5 finanziati dalla Regione Puglia – e interventi di revamping per il miglioramento del comfort di viaggio”. In totale, i nuovi treni saranno 46 (43 Pop e 3 Jazz), con i primi 12 Pop che arriveranno nel 2021 e affiancheranno i 3 Jazz che circoleranno sulle linee pugliesi dal 2019 “riducendo l’età media dei convogli dai 29 anni del 2017 ai 4 anni tra il 2022 e 2023”. “Ulteriori 62 milioni di euro”, spiega Trenitalia, “sono previsti per revamping e manutenzione ciclica dei treni, informatica e tecnologia e interventi sugli impianti”. Inoltre, tra poco arriverà anche il servizio di smartcaring, che consentirà a Trenitalia di avvisare direttamente sullo smartphone dei clienti l’andamento dei servizi ferroviari abitualmente utilizzati. “Servizi di informazione e assistenza alla clientela sempre più smart, così come l’innovativa smartcard che potrà essere introdotta su tutto il territorio. Un supporto unico su cui caricare gli abbonamenti Trenitalia oltre alle aziende di Trasporto Pubblico Locale che ne vorranno fare parte”.