Valori superiori alla media sono stati registrati in undici regioni, con in vetta Umbria, 6,22 per cento, Liguria (5,48 per cento) e Toscana (5,48). Guardando la graduatoria nel senso opposto, è il Molise a registrare il valore più basso, solo l’1,53 per cento, seguita dalla Calabria, 1,66 per cento e dalla Puglia 2,45 per cento. Facile.it spiega che confrontando “i dati attuali con quelli registrati lo scorso anno si nota come in alcune aree del Paese sia diminuita drasticamente la percentuale di automobilisti che hanno denunciato all’assicurazione incidenti con responsabilità unica o principale”. La riduzione più importante ha riguardato la Valle d’Aosta, dove il valore è passato da 5,13 per cento di fine 2016 al 2,70 per cento di fine 2017 (-2,43 punti percentuali), seguita dalla Calabria, che ha visto una riduzione di 1,05 punti percentuali. È proprio l’Umbria, invece, l’area con il maggiore aumento della percentuale di automobilisti che hanno presentato denunce: + 1,59 punti rispetto alla precedente rilevazione. Le differenze non si fermano alle zone d’Italia: pagheranno premi più cari il 4,77 per cento delle donne, mentre gli uomini si fermano al 3,89. “Dati interessanti”, spiega Facile.it, “emergono anche esaminando le professioni dichiarate in fase di preventivo; medici, infermieri e operatori sanitari si confermano la categorie professionali che in percentuale maggiore denunciano sinistri con colpa e, tra i camici bianchi, il 5,03 per cento vedrà un peggioramento della classe di merito. Situazione solo di poco migliore per i pensionati (4,99 per cento) e per gli insegnanti (4,98 per cento). Sul versante opposto, sono ecclesiastici e appartenenti alle forze dell’ordine ad aver fatto meno spesso ricorso alla compagnia assicurativa; rispettivamente solo il 2,58 e il 2,79 per cento ha denunciato un incidente con colpa”.
Credits: Facile.it
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