Dopo la Valle d’Aosta, leader tra le 20 regioni italiane per auto intestate a donne, c’è l’Umbria (53,11 per cento) che precede il Friuli Venezia Giulia (51,15 per cento) e il Lazio (51,06 per cento). Le donne sono invece in minoranza in Veneto (48,32 per cento) e arrivano addirittura sotto al 40 per cento in Campania (39,55 per cento) e in Puglia (36,09 per cento). “Fino a non troppo tempo fa, tra i parametri considerati dalle compagnie per calcolare i premi dell’Rc auto rientrava anche il sesso dell’intestatario della polizza, elemento che, contrariamente a quello che si potrebbe ritenere, favoriva le donne, almeno fino ad una certa età”, spiega Facile.it.
“Statistiche ufficiali, in uso fino quando nel dicembre del 2012 la Corte di Giustizia Europea dichiarò inapplicabile questo genere di differenziazione, dimostravano come le neopatentate fossero molto più prudenti dei loro colleghi uomini e, rispetto a loro, fino a che avevano 19 anni causassero il 25 per cento di incidenti in meno”. La differenza si assottigliava tra i 30 e i 33 anni (9 per cento) e invertiva la proporziona sopra i 40 anni. Superata la soglia degli anta, spiega Facile.it “le donne denunciavano più incidenti dei loro coetanei di sesso maschile, ma spesso in realtà spettava a loro, titolari del contratto di assicurazione, denunciare il sinistro causato dal figlio che, come avviene in molte famiglie, faceva i suoi primi anni al volante guidando l’auto materna”. Per i dati completi clicca qui.
Credits: Facile.it