In Italia l’assicurazione Rc auto costa in media 140 euro in più rispetto a quanto si paga in Francia, Germania e Spagna, ma “il divario si è ristretto rispetto agli oltre 260 euro del 2011 e ai quasi 190 dello scorso anno”. Lo ha spiegato il presidente dell’Ivass, Salvatore Rossi, presentando la relazione annuale sull’attività svolta dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni nel 2016. Secondo Rossi “il risultato moderatamente negativo nei premi incassati è dipeso innanzitutto dai prezzi. Cinque anni consecutivi di riduzione del prezzo medio hanno portato quest’ultimo, nel quarto trimestre del 2016, a 420 euro per un’automobile a uso privato”.
Esiste ancora “molta variabilità da zona a zona”, ha spiegato il presidente dell’Ivass. A Napoli, il prezzo medio a fine 2016 era di circa 630 euro e ad Aosta di 300, ma “il divario all’interno del Paese si è ridotto”. La spinta alla riduzione dei prezzi, ha detto Rossi, arriva grazie alla “riduzione della circolazione dovuta alla crisi economica” e a una “più efficace lotta alle frodi, anche grazie alla tecnologia”. Con meno vetture sulla strada c’è “una riduzione dei sinistri” che “ha spinto le imprese a contenere i prezzi. La ripresa economica, ormai da tempo in atto pur se a ritmi modesti, fa aumentare di nuovo circolazione e sinistri, quindi i prezzi. Ci attendiamo”, ha detto il presidente dell’Ivass, “invece un ulteriore effetto calmieratore dalla lotta alle frodi, grazie alla diffusione delle “scatole nere” (ormai installate su un quinto dei veicoli circolanti) e all’entrata in vigore a metà del 2016 dell’Archivio Integrato Antifrode”.