“Solo chi non conosce la reale funzione logistica può sostenere che il trasporto su gomma riceve trasferimenti eccessivi dallo Stato”. È la risposta del presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio Paolo Uggè alle dichiarazioni del presidente del gruppo Trasporti di Confindustria Pietro Ottolenghi, che a margine di un recente convegno ha parlato di eccessivi trasferimenti dello Stato all’autotrasporto.
“La razionalità”, dichiara Uggè, “dovrebbe essere sempre tenuta nell’adeguata considerazione e conoscenza quando si affrontano i temi della competitività del sistema produttivo del Paese che sempre più è connesso con la logistica e i trasporti. Vorrei ricordare che a usufruire delle risorse trasferite all’autotrasporto è proprio quel sistema produttivo che in convegni chiede il taglio degli ‘eccessivi’ aiuti concessi al trasporto su gomma. Il conseguente incremento dei costi si scaricherebbe sulla committenza”, spiega il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, “che invece in tutti i suoi interventi chiede di abbassare i costi del trasporto stradale anche quando questo impatta su un tema di rilevante importanza come la sicurezza sociale e della circolazione”.
“Spesso”, prosegue Uggè, “è la ricerca di un trasporto al minor prezzo, in spregio ai costi della sicurezza (riconosciuti legittimi da una recente ordinanza della Corte di giustizia UE e che ora devono essere identificati dal ministero competente) che sono la causa di incidenti gravi come quello del crollo del ponte sulla statale 36. Se, in attesa di un sistema logistico che sia frutto di una interconnessione tra le diverse modalità, al trasporto su gomma vengono assegnate risorse, l’obiettivo è proprio quello di assicurare competitività alle merci prodotte nel nostro Paese”, aggiunge Uggè. “Singolare che la richiesta di riduzione dei trasferimenti venga da un rappresentante di Confindustria che dovrebbe sapere che senza un trasporto funzionale (oggi assicurato solo dal trasporto su gomma) i patti aziendali sono solo annunci. Le merci”, conclude il presidente di Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, “se non sono trasportate sui Tir restano ferme ai cancelli delle imprese che le producono”.