È da 16 anni che i cittadini di Uras, un paese di circa tremila abitanti in provincia di Oristano, sono senza benzinaio. Dal 2003, quando chiuse i battenti la stazione Esso, costringendo privati e imprese a percorrere tra i quattro e i cinque chilometri e immettersi sulla statale 131 per poter fare rifornimento di benzina o gasolio. A Uras manca anche il gommista e così il sindaco, Gerardo Casciu, ha lanciato un’idea: la stazione di servizio pubblica da realizzare con una raccolta di sottoscrizioni tra cittadini e aziende.
Il vantaggio per gli “azionisti” non sarà solo quello di poter fare rifornimento vicino a casa, ma ottenere sconti ogni mese sull’acquisto del carburante pari alla quota di partecipazione. Il 2 settembre il progetto verrà discusso in un’assemblea pubblica convocata dal sindaco. “Da diverso tempo alcune società hanno presentato progetti per realizzare stazioni di rifornimento, ma per ora non si è visto nulla”, ha detto Gerado Casciu all’Ansa, “ora cerchiamo di proporre una possibile soluzione con questo ‘distributore di comunità’ che potrebbe essere anche ospitato in un’area produttiva comunale”. La proposta arriva dal gruppo Comit, che investirà risorse proprie, prevede erogatori per gasolio e benzina e la predisposizione per l’impianto a metano per un costo complessivo che si aggira sui 700 mila euro. Il valore di ciascuna quota sarà di 100 euro e le azioni da cedere in tutto 7.340. Secondo l’amministratore delegato di Comit, Federico Meloni, “sarà il primo progetto pilota di una stazione di servizio con azionariato popolare. Dopo la costituzione della cooperativa tutti potranno acquisire delle quote, sino al tetto necessario per la costruzione della stazione, con un risparmio di circa il 5 per cento sull’acquisto del carburante”.