Strada Facendo

Meglio l’utilitaria della Ferrari. Murray: “Non c’era posto per la sacca da tennis”

C’è chi sogna di guidarla e chi dopo aver comprato una Ferrari ha definito l’acquisto “il peggior investimento della mia vita”. Le parole sono di Andy Murray, il tennista scozzese sconfitto domenica da Novak Djokovic nella finale del Roland Garros. Questione di carattere e di praticità, a quanto sembra.

L’acquisto della Ferrari rossa risale a sei anni fa quando il campione britannico decise di regalarsi la fiammante auto dei sogni. Ma, come ha confessato in un’intervista al Sunday Telegraph riportata da Gazzetta.it, sono bastate poche settimane per capire che la Ferrari non era l’auto adatta per lui. “Ho sempre avuto un debole per la Ferrari come marchio automobilistico”, ha raccontato Murray, “e così, quando ho potuto finalmente permettermela, me la sono comprata. Solo che mi hanno fatto pagare un sacco di soldi per l’assicurazione e dopo appena un paio di settimane che la guidavo, mi sono reso conto che non era il mio stile di vettura, perché con una Ferrari rossa ti guardano tutti e io non lo sopportavo”. E non è finita qui. Come si legge su Gazzetta.it, per il campione degli Us Open 2012 e di Wimbledon 2013, “quella supercar era anche incredibilmente poco pratica quando dovevo trovare uno spazio per qualche amico o per la mia sacca da tennis, così decisi di disfarmene dopo pochi mesi”. E di tornare a usare la vecchia Polo con la quale aveva imparato a guidare.

Exit mobile version