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Metano e Gpl addio, le auto a gas non piacciono più agli italiani: vendite in crollo

È già finito l’amore degli italiani per le auto a gas? Forse sì, visto che – nonostante un mercato dell’auto in continua crescita – diminuiscono le immatricolazioni di vetture a metano e Gpl. A gennaio 2016, spiega il presidente dell’Anfia, Aurelio Nervo, ci sono stati “cali tendenziali significativi per le vetture a gas (-27,4 per cento per il metano e -27,8 per cento per il Gpl), in parte dovuti al confronto con un gennaio 2015 in cui avevano registrato, invece, un incremento, proseguito poi per tutto il primo quadrimestre”.

“È poi cominciato un trend discendente, con un calo di mercato del 6,5 per cento a fine 2015”, prosegue Nervo. Sicuramente l’appeal di questo tipo di alimentazione è messo a dura prova dalla diminuzione del prezzo dei carburanti tradizionali. Chi compra un’auto a metano o a Gpl lo fa soprattutto per risparmiare sul prezzo del pieno. Il presidente dell’Anfia ricorda però che “le vetture a metano e a Gpl danno un contributo importante all’abbattimento delle emissioni inquinanti, tema quanto mai attuale in riferimento all’emergenza smog. Oltre al vantaggio ambientale, esiste anche un vantaggio economico e occupazionale: l’Italia è leader nel mondo grazie ad una filiera di imprese di produzione di impianti, veicoli, distribuzione e manutenzione. Grazie al contributo delle vendite di veicoli a gas, l’Italia vanta il primato di essere il Paese in Europa con la quota maggiore di vetture a trazione alternativa, davanti all’Olanda”.

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