Strada Facendo

Auto d’epoca, i maghi di carrozzerie e motori le riportano all’antico splendore

botti_foto3Ci sono diversi tipi di automobilisti: quelli  che affidano la loro vettura al primo meccanico o carrozziere che incontrano per strada, quelli che invece l’affidano solo a officine in cui sono già stati o che sono state consigliate loro da amici. Poi ci sono quelli capaci di “controllare” anche decine, centinaia di officine prima di scegliere quella di fiducia. A questa categoria appartengono i proprietari d’auto d’epoca, appassionati che prima di affidare i loro gioielli a quattro ruote vogliono essere certi che sia l’officina giusta. “Guidata” da meccanici, carrozzieri, elettrauto la cui professionalità sia garantita, meglio ancora se da una lunga esperienza.

Un’officina come quella dei fratelli Giuseppe e Angelo Botti, che 40 anni fa sono subentrati nell’attività aperta nel 1936 dal padre, Angelo, ad Albano Sant’Alessandro, a una decina di chilometri da Bergamo, sulla statale del Tonale. Un’officina multimarca da decenni punto di riferimento per migliaia di proprietari di auto, ma anche camper e camion, alle prese con problemi più o meno gravi che qui sanno puntualmente di risolvere; ma anche un “laboratorio” dei motori e delle carrozzerie che ha visto tornare all’antico splendore le più raffinate ma anche sportive signore della strada di decenni fa. Preziose (in alcuni casi preziosissime)  auto d’epoca come una Corvette degli Anni 60 che i due fratelli meccanici hanno riportato all’antico splendore, così come è accaduto, del resto, per una splendida Topolino, una lancia Flavia, un’Alfa Matta…. Fino ad alcune Jeep impiegate durante la seconda guerra mondiale. Lavori eseguiti con tanta bravura da far viaggiare proprietari d’auto d’epoca per centinaia di chilometri per raggiungere l’autofficina di via Tonale 52 col loro “pezzo d’antiquariato automobilistico” da far tornare agli antichi splendori. Anche nei casi in cui il tempo (in qualche caso oltre mezzo secolo) ha profondamente danneggiato l’auto, al punto da spingere altri meccanici a rinunciare all’impresa.

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