Come la Frazer-Nash BMW del 1936 (vettura sport a due posti aperta, che negli Anni 30 ha disputato tante gare anche sul circuito di Brooklands), o la Lancia Aurelia B50 Vignale-Michelotti del 1951 (fuoriserie telaio B50, con motore 6 cilindri VTI 60, primo in assoluto al mondo), la Alvis TA 14 Duncan DHC del 1948 (modello unico), la Lancia Augusta del 1936, la Austin Seven Speedex del 1937 (“barchetta” biposto da corsa), la Jaguar XK 140 Ots Special Equipment del 1955 (vettura distribuita da Haffaman New York con targa personalizzata XK-140 Pennsylvania), la Lancia Pininfarina Astura Cabrio del 1938 (prima con capote elettrica in Italia), la Lancia Lambdà VIII Serie del 1930, la Ferrari 246 GT del 1970 (vettura protagonista delle corse negli Anni 70 e 80, in mostra con configurazione da gara), la Jaguar XK 120 del 1950 (1ª serie, con carrozzeria in alluminio; vincitrice a Toronto del percorso cittadino per ben cinque volte), la Fiat 508 Balilla Lusso del 1933 (vincitrice di numerosi premi). “Il primo concorso di eleganza targato Aci Storico dimostra il know how del Club a tutela e promozione della grande tradizione automobilistica del nostro Paese”, ha detto Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’Automobile Club d’Italia, aggiungendo che “la competenza e la passione degli italiani per i motori trovano in Aci Storico un interlocutore capace e preparato, in grado di fornire risposte concrete e soluzioni vantaggiose ai collezionisti e agli appassionati di auto d’epoca”.
L’Automobile Club d’Italia ha puntato i riflettori del Roma Motor Show anche sulla sicurezza stradale, coinvolgendo i giovani con i simulatori “Ready2Go” delle autoscuole a marchio Aci. I bambini si sono entusiasmati con “Karting in piazza”, apprendendo le nozioni basilari di mobilità responsabile.
Credits: Aci