L’industria nautica italiana riparte dal Salone di Genova trainata da 1000 barche?
Pietro Barachetti
L’industria nautica italiana ripartirà da Genova? È l’augurio che rivolgono, a se stessi e a tutti gli operatori del settore, gli organizzatori del 54° Salone nautico, in programma nel capoluogo ligure da mercoledì 1 a lunedì 6 ottobre, che non hanno esitato a disegnare nuove rotte per far sì che questo accada. Il risultato dello sforzoorganizzativo è un evento che metterà in mostra oltre il 20 per cento in più di barche esposte rispetto all’anno scorso, con diverse anteprime mondiali destinate a fare da attrazione principale, ma anche con oltre il 50 per cento in più di stand prenotati da aziende di accessori per la navigazione. In particolare la navigazione a vela, protagonista assoluta di questa edizione. In numeri, questo si traduce in 760 espositori e 1000 imbarcazioni messe in vetrina, sulla terraferma e in acqua, su una superficie totale di 180mila metri quadrati (100mila in acqua) con l’obiettivo di rilanciare, come ha sottolineato anche Massimo Perotti, presidente di Ucina Confindustria Nautica, “un settore che al recente Salone di Cannes ha fatto intravedere qualche timido segnale di ripresa dopo anni in cui è letteralmente colata a picco”. Una piccola luce in fondo al tunnel, dopo sette anni consecutivi di crisi che hanno fatto letteralmente scomparire il mercato interno, come ha affermato sempre il presidente di Ucina Confindustria Nautica esibendo numeri da incubo che dovrebbero far riflettere la classe politica italiana sull’enorme danno causato all’economia di un Paese affacciato sul mare e che dal mare potrebbe pescare importantissime risorse economiche. “Se nel 2008 il settore nautico rappresentava il 47 per cento di un fatturato globale di 6,2 miliardi di euro”, ha detto Massimo Perotti, “oggi le analisi ci parlando di un crollo al 7-8 per cento di un fatturato globale precipitato a 2,4 miliardi. Fortunatamente”, ha aggiunto, “il Governo sta finalmente aiutando la nautica con alcuni provvedimenti come la correzione della tassa sul possesso, il redditometro, il bollino blu, che ha ridotto i controlli in mare, la riduzione dell’Iva al 15 per cento per i transiti di barche nelle marine e l’avvio del registro telematico”. Tutti provvedimenti destinati a favorire un rilancio attesissimo dai migliori brand della nautica internazionale presenti al Salone di Genova 2014, da Sanlorenzo a Beneteau, da Hanse ai Cantieri del Pardo e Solaris, fiduciosi che l’introduzione del registro telematico, consentendo una riconoscibilità delle imbarcazioni, possa ridare fiducia alle banche per gli acquisti in leasing, crollati dai 2,5 miliardi di euro nel 2008 agli attuali 80-90 milioni di euro. “Il salone numero 54 rappresenta il primo passo di un piano triennale di rilancio e riorganizzazione con la sfida di portare nuovi utenti”, ha aggiunto Anton Francesco Albertoni, past president di Ucina e presidente de I saloni Nautici Spa, società attualmente partecipata al 100 per cento dalla Confindustria nautica e nella cui compagine azionaria dovrebbe entrare, a breve, Fiera di Genova con il 50 per cento delle quote. Nuovi utenti che al 54° Salone nautico di Genova saranno non potranno restare affascinati dai gioielli del mare esposti, in particolare dalle barche a vela protagoniste assolute dell’evento.
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