Strada Facendo

Il viaggio degli “invisibili” in cerca di una vita migliore arriva a Cuneo su un Tir

Santini Mostra ItinerantePer inseguire il sogno di una vita migliore sono pronti a mettere a repentaglio la propria vita, viaggiando per ore, giorni, rinchiusi come schiavi  nella stiva di un  vecchio barcone che  minaccia di affondare a  ogni ondata, stipati come sardine nel rimorchio di un tir, se non addirittura in doppifondi dove l’aria arriva a fatica e si consuma in fretta. Sono i migranti, o se preferite gli invisibili: uomini, donne e bambini costretti a viaggiare, a spostarsi loro malgrado, di nascosto. Le loro storie, che spesso migliaia di persone più fortunate fingono di non vedere, stanno compiendo un lunghissimo percorso attraverso l’Italia, con destinazione Bruxelles, proprio a bordo di un tir che, grazie all’aiuto della Fai Service,  la società leader nei servizi per l’autotrasporto, ha preso a bordo un carico speciale: la mostra The European Dream Road to Bruxelles di Alessandro Penso, vincitore del World Press Photo 2014. Una mostra che ripercorre il drammatico viaggio di questi invisibili e la loro rotta migratoria, da Atene a Bruxelles, una mostra itinerante, promossa dal Festival internazionale di fotografia Cortona on the move e sostenuto dall’Unhcr-Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite con il patrocinio del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, che il 9 e il 10 luglio farà tappa proprio a Cuneo, la “casa” di Fai Service, dove il tir con l’esposizione fotografica verrà accolta in Piazza Galimberti. “Una mostra all’interno di un camion che trasporta un messaggio di uguaglianza e integrazione è stato il volano che ci ha spinto a sostenere il progetto del fotoreporter Alessandro Penso”, ha detto Primo Santini, amministratore delegato di Fai Service, “l’iniziativa sta riscuotendo molto successo in ogni città in cui si è fermata e siamo felici che faccia tappa anche nella nostra città nel suo viaggio che sta  contribuendo e contrbuirà  a sensibilizzare l’opinione pubblica . Il percorso che sta facendo la mostra”, ha concluso Primo Santini, “è quello di tanti giovani rifugiati che rischiano la vita nascondendosi nei rimorchi o tra gli assi degli automezzi con il sogno di poter vivere in condizioni dignitose, ma è anche , spesso spesso anche quello di molti autotrasportatori. La scelta di un’esposizione itinerante a bordo di un tir ci è sembrato il modo migliore per coinvolgere chi vorrà avvicinarsi a questo tema e conoscere il drammatico esodo delle frontiere dell’est-Europa, per essere tutti insieme vicini a persone meno fortunate di noi”. Per maggiori informazioni sulle tappe della mostra www.roadtobruxelles.com/it e www.faiservice.it

 

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