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La benzina costa troppo, l’Asl di Gorizia decide di fare il pieno in Slovenia

La benzina costa troppo. È meglio andare all’estero, nella vicina Slovenia, per fare il pieno. È questo il ragionamento dell’Asl Isontina di Gorizia che ha emanato una circolare con la quale si invitano i responsabili e i conducenti dei mezzi aziendali a privilegiare per il rifornimento i distributori sloveni poco oltre il confine. “Si fa presente”, si legge sulla circolare firmata la scorsa settimana dal dirigente del settore tecnico, “che per contenere i costi relativi ai carburanti risulta maggiormente vantaggioso rifornirsi presso tali distributori, che applicano le tariffe relative alla Slovenia”.

Un invito contro il quale si sono scagliate le associazioni di categoria dei benzinai e i sindacati: “Agendo in questa maniera”, sottolinea Massimo Bevilacqua della Cisl Fp, “l’Azienda sanitaria non ha valutato le minori entrate derivate dalle accise per la Regione, dalla quale arrivano le risorse per la sanità, senza contare gli aspetti pratici legati al servizio”.
“È l’ennesima testimonianza di come il territorio isontino e quello goriziano in particolare si trovino a subire una concorrenza insostenibile da parte del mercato d’oltreconfine, con pesantissime ripercussioni sull’economia locale”, ha detto il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, “Ciò è dovuto prevalentemente a una pressione fiscale decisamente inferiore a quella italiana, così come a un costo del lavoro molto più basso. Per questo è indispensabile, per riuscire a salvare questo territorio, attivare una fiscalità di confine che vada oltre la semplice questione carburante e interessi, più in generale, le imprese e lo sviluppo di nuovi insediamenti”.
Per questo motivo Romoli ha annunciato di voler scrivere al premier Matteo Renzi e al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan “per illustrare la situazione, invitandoli a Gorizia per toccare con mano le problematiche del nostro tessuto economico”.

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