Una nave fantasma che da anni va alla deriva negli oceani di tutto il mondo popolata da giganteschi topi cannibali sta per raggiungere le coste inglesi? Quella raccontata dal portale www.mareonline.it sembra essere la trama di un film horror: invece è una storia riemersa nei giorni scorsi nel mare di Internet. La “protagonista” dell’incredibile vicenda è la Lyubov Orlova, un’imbarcazione di costruzione jugoslava varata nel 1976 e battezzata con il nome di un’attrice russa degli anni ’30, di cui si è persa ogni traccia nel 2012, quando sulla rotta della Repubblica Dominicana, dove avrebbe dovuto essere rottamata, gli ormeggi si erano rotti.
La nave da allora è stata segnalata alla deriva nell’Atlantico, e nonostante i numerosi tentativi di intercettarla, visto che rappresenta un serio pericolo per la navigazione e per le piattaforme petrolifere, nessuno l’ha più vista. È affondata? Oppure sta galleggiando spinta delle correnti in qualche punto sperduto nello spazio di mare compreso tra il Portogallo e l’Islanda? E da dove sbuca l’ipotesi che possa presto approdare sulle coste inglesi? La nave, lunga un centinaio di metri, da allora è stata segnalata alla deriva nell’Atlantico, e nonostante i numerosi tentativi di intercettarla, visto che rappresenta un serio pericolo per la navigazione e per le piattaforme petrolifere, nessuno l’ha più vista. È affondata? Oppure sta galleggiando spinta delle correnti in qualche punto sperduto nello spazio di mare compreso tra il Portogallo e l’Islanda? E da dove sbuca l’ipotesi che possa presto approdare sulle coste inglesi? Impossibile dirlo. Per ora le autorità britannniche hanno escluso qualsiasi avvistamento e la nave fantasma non è apparsa su alcun radar di nessun Paese. Più semplice invece fornire una spiegazione alla leggenda dei topi cannibali a bordo, più grandi di gatti e sopravvissuti all’interminabile deriva divorandosi l’uno dell’altro. In questo caso l’allarme potrebbe essere fatto risalire alle dichiarazioni di un medico di Terranova che aveva classificato l’imbarcazione in disarmo come bio-hazard, cioè potenziale fonte di contaminazioni biologiche, citando la possibile presenza di ratti. Da lì la storia si è gonfiata a dismisura fino ad ipotizzare la nave pronta a schiantarsi sulla costa e i topi cannibali pronti a sbarcare inferociti e infetti. Una leggenda metropolitana per la quale le autorità marittime d’Irlanda e Gran Bretagna hanno già scritto il capitolo finale: la Lyubov Orlova è con ogni probabilità affondata e quello che continua a galleggiare è solo la sua leggenda.