Strada Facendo

Cna: “Confetra non cada nel tranello di chi comprende solo la lingua della protesta”

“Ringrazio Confetra per la solidarietà espressami rispetto alle minacce che ho ricevuto, ma mi auguro che una grande confederazione qual è Confetra non cada nel tranello di chi ha sempre operato a colpi di fermi rendendo difficile e spesso impossibile il dialogo. Se Confetra vuole il dialogo lo ricerchi con chi responsabilmente, in questa fase critica per il Paese, ha sventato il fermo dei mezzi spiegando come il blocco dei flussi commerciali rimane uno strumento di pressione, il più estremo, ma non il solo”. Con queste parole Cinzia Franchini, presidente della Cna Fita, ha replicato al messaggio di solidarietà  inviatole (in seguito alle gravi e ripetute minacce, anche di morte, della quale è stata ed è destinataria a causa delle proprie posizioni a difesa dell’autotrasporto) dall’assemblea generale di Confetra, la confederazione generale dei trasporti e logistica. Un ringraziamento, dunque, per il gesto di solidarietà, ma anche un monito a chi, nello stesso messaggio in cui esprimeva la sua vicinanza  ha voluto sottolineare come ” in relazione alle proteste e manifestazioni di piazza di questi giorni che vedono coinvolto anche il cosiddetto movimento dei Forconi, nel condannare inappellabilmente le violenze e le strumentalizzazioni del reale disagio del mondo dell’ autotrasporto, ritiene  siano comunque in gran parte condivisibili le istanze di Trasportounito che richiede una riforma sostanziale dell’assetto dell’autotrasporto interrompendo la politica costosissima e controproducente dei contributi a pioggia e degli organismi ipertrofici e autoreferenziali come il comitato centrale dell’Albo degli autotrasportatori”. “Dalla Confetra”, ha concluso Cinzia Franchini, “mi sarei aspettata maggiore cautela”.

 

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