Strada Facendo

Iva al 22 per cento, pedaggi immediatamente più cari sulle autostrade

Ottobre, mese di stangate. L’Iva schizzata al 22 per cento ha effetti immediati sul pedaggio dell’autostrada, in ottemperanza a quanto disposto da un decreto legge del luglio 2011. Così ai caselli, gli automobilisti e i camionisti troveranno prezzi più alti. “Alla tariffa unitaria chilometrica sull’intera rete autostradale gestita da Milano Serravalle-Milano Tangenziali spa”, si legge in una nota della società, “viene applicata l’Iva al 22 per cento. Tale adeguamento tariffario è determinato secondo quanto previsto dalla vigente Convenzione Unica”.  

Inoltre, in relazione al tipo di veicolo utilizzato – autovetture e moto (classi di pedaggio A e B), veicoli pesanti (classi di pedaggio 3, 4 e 5) – al percorso autostradale effettuato e per effetto del meccanismo di arrotondamento ai 10 centesimi di euro (per difetto o per eccesso), previsto per legge, i pedaggi potranno incrementarsi in misura inferiore o superiore alla percentuale stabilità, spiega sempre la società. Ma la situazione è la stessa anche nelle altre zone d’Italia, dalla Sicilia alle Valle d’Aosta.

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