Gli italiani bocciano i mezzi pubblici. Chi li usa con frequenza, soprattutto nelle grandi città, ha infatti più di un appunto da fare. Secondo le statistiche Istat sulla mobilità urbana nel 2011, infatti, appena il 30 per cento degli italiani che si sposta con i mezzi nelle aree metropolitane è soddisfatto della pulizia delle vetture. Allo stesso tempo solo 35 su 100 sono soddisfatti della possibilità di trovare posto a sedere e della comodità delle fermate (rispettivamente contro il 51,2 e 39,4 per cento del totale degli italiani) e meno del 40 per cento della puntualità (contro il 53,4 per cento).
Forse anche per l’insoddisfazione, nei comuni capoluogo di provincia la domanda di trasporto pubblico urbano nel 2011 è dunque diminuita (-0,2 per cento dei passeggeri trasportati per abitante rispetto all’anno precedente), mentre è aumentata la domanda di trasporto privato (+0,5 per cento il tasso di motorizzazione complessivo, +1,1 per cento l’incremento dei motocicli).
Diminuisce del resto anche l’offerta del trasporto pubblico: -3,9 per cento i posti-km per abitante erogati dall’insieme dei mezzi e -5,4 per cento i soli autobus, che rappresentano la più diffusa e consistente modalità del trasporto pubblico locale. Sono tuttavia in incremento i servizi offerti dalla metropolitana: la densità della rete cresce del 7,3 per cento e quella delle relative fermate del 6,7 per cento; la disponibilità di vetture che compongono i convogli aumenta del 5,1 per cento e i posti-km per abitante offerti all’utenza dell’1,0 per cento.