Se il mezzo pubblico ritarda i cittadini otterranno un rimborso. Succede a Torino, dove Comune, Gtt e associazioni dei consumatori hanno siglato un accordo che prevede un indennizzo di tre euro nel caso in cui gli orari non vengano rispettati. Il rimborso scatterà per ritardi a partire dai 15 minuti sui bus a intervallo, dai 30 minuti per quelli a orario, dai 45 minuti per i tram. Oppure in caso di soppressione della metropolitana.
Il tutto è possibile grazie a un sistema informatico di rilevamento dei movimenti dei mezzi che permetterà di verificare la fondatezza dei reclami. “In un momento di crisi così difficile”, ha detto l’assessore comunale ai Trasporti, Claudio Lubatti, “intese come questa rappresentano il modo migliore per affrontare la situazione”.
“Proprio nelle crisi”, ha aggiunto l’ad di Gtt, Roberto Barbieri, “il trasporto pubblico locale rappresenta un servizio fondamentale. Per noi sono stati anni difficili, abbiamo cercato di gestire i tagli nelle risorse nel modo migliore, razionalizzando l’azienda e la rete, e intensificando i controlli sui mezzi per far salire i ricavi. Ora però abbiamo raggiunto il limite, ulteriori tagli porterebbero al degrado”.
Per ottenere il rimborso, che sarà dato sotto forma di un buono spendibile per qualunque servizio aziendale (oltre ai mezzi, Gtt gestisce parcheggi, ascensore della Mole Antonelliana, battelli sul Po e cremagliera che porta sulla collina di Superga), è necessario presentare il reclamo entro cinque giorni. Per posta elettronica (gtt@gtt.to.it), posta elettronica certificata (gtt@pec.gtt.to.it), oppure per fax al numero 0115764961. Informazioni sono disponibili al sito www.gtt.to.it o al numero verde 800019152.