Strada Facendo

Chi votare? Le “promesse” dei partiti politici per infrastrutture e trasporti

A pochi giorni dalle elezioni politiche è possibile sapere cosa vorrebbero fare i vari schieramenti, qualora venissero scelti per guidare il Paese, per le infrastrutture, per il trasporto di merci e persone, per lo sviluppo della logistica? Alla domanda, che probabilmente si stanno rivolgendo centinaia di migliaia di persone che con le infrastrutture e con i trasporti ci “vivono” ogni giorno, a cominciare da centinaia di migliaia di autotrasportatori, ci ha pensato Il Sole 24 Ore che, nell’edizione di giovedì 21 febbraio, a pagina 2, ha pubblicato un chiarissimo specchietto riassuntivo delle posizioni dei vari schieramenti: Pd-Sel-Psi, guidati da Pier Luigi Bersani; Pdl-Lega (Silvio Berlusconi); Scelta Civica (Mario Monti); Movimento 5 Stelle (Beppe Grillo); Rivoluzione Civile (Antonio Ingroia); Fare per fermare il declino (Oscar Giannino). Ecco le varie posizioni. 

Pd-Sel-Psi – Sostegno alla Tav e alla rete a banda larga. Piano straordinario triennale con investimenti di Regioni, Province e Comuni per 7,5 miliardi e con la partecipazione dei privati per realizzare “piccole opere” di pubblica utilità (fra cui la mobilità). Pdl-Lega – Completamento della Tav, a partire dalla Torino-Lione, e potenziamento delle rete esistente. Credito d’imposta per lo sviluppo delle infrastrutture in Project financing. Nuova legge obiettivo per snellire le procedure. Potenziamento di logistica e trasporto merci. Scelta civica – Più investimenti pubblici in infrastrutture. Rafforzare le reti a banda larga e le smart cities. Riportare allo Stato le decisioni in materia di infrastrutture energetiche.  Introdurre l’istituto del “dibattito pubblico” nelle procedure decisionali sulle infrastrutture. Movimento 5 stelle – Blocco immediato della rete ferroviaria Tav in Val di Susa. Sviluppo di tratte ferroviarie per pendolari. Copertura nazionale di rete per la banda larga. Potenziamento delle centrali termoelettriche e incentivi alla produzione di energia con fonti rivvovabili. Rivoluzione Civile – Investimenti per lo sviluppo della banda larga (gratuita per i fruitori). Stop alla realizzazione della rete Tav e del Ponte di Messina. Piano delle piccole opere. Sostegno ai green jobs in tutte le filiere produttive. Interventi per la mobilità sostenibile. Fare per fermare il declino – Maxi programma di liberalizzazione completamente finalizzata a un’apertura alla concorrenza solo tra operatori privati -nei settori, tra gli altri, delle ferrovie, del trasporto pubblico locale, dell’energia elettrica e del gas, dei porti e degli aeroporti.

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