Strada Facendo

Città troppo rumorose: per gli italiani è colpa di motorini, clacson e antifurti

Silenzio, per favore. Sarebbe un sogno, soprattutto in città, dove in particolare nelle ore di punta i rumori sono tantissimi e molto fastidiosi. L’inquinamento acustico, d’altronde, può provocare stanchezza, ansia, irritabilità, insonnia, disturbi gastrici e cardiaci. Ma quali sono le fonti di rumore che danno più fastidio agli italiani? Al primo posto moto e motorini, odiati per il caos che generano da quasi un italiano su due (44 per cento). In particolare i motorini, spesso in circolazione con marmitte modificate, messi sul banco degli imputati e ritenuti i responsabili principali dell’inquinamento acustico dal 32 per cento degli italiani. 

I dati in questione sono emersi da un’indagine realizzata dal Centro Studi e Documentazione Direct Line. Dopo i motorini, al secondo posto nella classifica dei rumori molesti il 17 per cento del campione ha messo il clacson, mentre sul terzo gradino del podio salgono gli antifurti (16 per cento). Seguono in questa particolare classifica il rumore del traffico stradale intenso (15 per cento), le moto di grossa cilindrata (12 per cento) e il rumore provocato dallo svuotamento della raccolta del vetro (5 per cento). Meno percepiti come rumori molesti risultano essere le sirene dei mezzi di emergenza (2 per cento), come macchine della polizia, camion dei vigili del fuoco o ambulanze, e lo sferragliare sulle rotaie dei tram di vecchia generazione (1 per cento). In ogni caso, l’età incide sulla percezione dei rumori. E così si scopre che i motorini truccati danno più fastidio agli over 45 (43 per cento) e meno agli under 25 (28 per cento). Sono i veronesi in particolare (47 per cento) a odiarli, mentre cagliaritani (9 per cento) e milanesi (9 per cento) non sopportano il momento della raccolta del vetro. “Spesso l’inquinamento acustico viene sottovalutato, tanto che nelle grandi città, dove rumore e caos sono all’ordine del giorno, non ci si fa quasi più caso”, commenta Barbara Panzeri, direttore marketing Direct Line, “è importante invece riflettere sulle conseguenze che rumori forti possono causare nella vita quotidiana e soprattutto su grado di attenzione alla guida, per esempio suonare il clacson mentre si è in coda può irritare e distrarre i guidatori. Bisogna invece sempre tenere i sensi all’erta mentre si è al volante, infatti  rumori improvvisi, bruschi e di decibel elevati possono influire negativamente sulla concentrazione”

 

 

Exit mobile version