Nel 2011 il parco circolante di autocarri per il trasporto merci nel nostro Paese ha superato quota quattro milioni di veicoli. Lo studio dell’Osservatorio sulla mobilità sostenibile Airp (Associazione italiana ricostruttori pneumatici) da cui derivano questi dati, come spiega il portale shippingonline.it, fornisce anche il prospetto regionale della crescita del parco circolante di autocarri dal 2007 al 2011. Da questi dati risulta che a livello nazionale la crescita nel periodo preso in considerazione è stata del 4,7 per cento.
La forte crisi economica degli ultimi anni ha penalizzato fortemente le vendite di autocarri. Gli effetti negativi della crisi si sono fatti sentire pesantemente anche sulle percentuali di crescita del parco circolante di autocarri. Infatti se la crescita dal 2007 al 2008 è stata di circa il 2 per cento, dal 2008 al 2009 la percentuale corrispondente è scesa allo 0,8 per cento per poi attestarsi negli anni successivi intorno a poco meno dell’1 per cento. Il totale di questi aumenti dà, come si è visto, una crescita solo del 4,7 per cento in cinque anni. Per colpa della crisi, insomma molte aziende di trasporto hanno dovuto rimandare la sostituzione dei loro mezzi più vecchi e inquinanti, che quindi oggi sono ancora parte del parco circolante. Ci sono comunque notevoli differenze fra regione e regione: infatti mentre nelle regioni del Sud Italia la crescita è stata più accentuata, nelle regioni del centro-nord gli aumenti percentuali registrati sono molto minori rispetto alla media nazionale. La difficoltà della situazione economica impone alle aziende dell’autotrasporto l’esigenza di contenere i costi senza pregiudicare il rispetto dell’ambiente e la sicurezza della circolazione. “Una soluzione efficace a questo proposito può essere un maggiore utilizzo di pneumatici ricostruiti”, dicono dall’Airp, “dispositivi che garantiscono gli stessi livelli di sicurezza dei pneumatici nuovi e allo stesso tempo hanno grandi valenze ambientali”.