Continua anche ad agosto il calo del mercato europeo dei veicoli commerciali. Secondo i dati dell’Acea, nei 27 Paesi Ue più quelli Efta le immatricolazioni sono scese dell’11,5 per cento, a 109.225 unità, dopo il calo del 4,9 per cento di luglio (140.960 unità). Nei primi otto mesi dell’anno la contrazione è del 9,8 per cento con 1.181.821 veicoli commercializzati. Nel periodo gennaio-agosto a far registrare la performance peggiore è il Portogallo (-54,1 per cento), seguito dalla Grecia (-49,1 per cento), da Cipro (-42,9 per cento) e dall’Italia (-35,3 per cento).
Più in generale, rileva il Centro Studi Promotor GL events, la flessione deriva da un andamento moderatamente negativo per i Paesi che non appartengono all’area euro (-2,4 per cento) e da un calo molto più consistente per quanto riguarda l’area dei Paesi che hanno adottato la moneta unica (-12,7 per cento). Analizzando l’andamento dei tre comparti che costituiscono il settore, emerge che nel periodo gennaio-agosto per i veicoli commerciali (fino a 3,5 tonnellate di portata) si registra un calo del 10,9 per cento nell’area Ue27+Efta. Per i veicoli industriali la contrazione è del 5,9 per cento, mentre risulta positivo l’andamento per gli autobus, che fanno registrare una crescita del 5,7 per cento.
In Italia i dati mostrano una flessione del 36 per cento per i veicoli commerciali fino a 3,5 tonnellate, un calo del 30,2 per cento per i veicoli industriali e un -32,5 per cento per gli autobus. “La situazione particolarmente negativa dell’Italia”, evidenzia il Centro Studi Promotor, “deriva dalle politiche fortemente restrittive imposte al nostro Paese, come dall’altra parte a Grecia, Spagna e Portogallo, in forza dall’appartenenza all’area euro”.