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Benzina a due euro al litro. Coldiretti: “Ha superato del 50% il prezzo del latte”

Il prezzo di un litro di benzina ha superato del 50 per cento quello di un litro di latte fresco, ben più di un chilo di pasta e poco meno di tre chili di cocomero. Lo afferma la Coldiretti, che in una nota, spiega come la situazione sia “insostenibile” e metta a rischio “la ripresa dell’economia in un Paese in cui l’88 per cento delle merci viaggia su strada”. Giovedì mattina, il Codacons aveva lanciato l’allarme sul prezzo dei carburanti. L’associazione, infatti, aveva denunciato come sulle autostrade “la benzina arrivi a costare 1,98 euro al litro, sfiorando la soglia psicologica dei 2 euro al litro”.  

Come spiega la Coldiretti, subiscono gli effetti del caro carburante anche le imprese agricole che in questo momento consumano grandi quantità di gasolio per garantire l’irrigazione nei campi per salvare le coltivazioni agricole dal caldo e dalla siccità. Secondo l’organizzazione, a subire gli effetti dell’aumento dei costi energetici è l’intero sistema agroalimentare – produzione, trasformazione e distribuzione – dove  si stima che i prezzi di trasporto e logistica siano, spiega la Coldiretti, circa un terzo del totale.
Tornando al caro carburanti, il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha spiegato che “per un pieno di benzina occorre spendere 18,6 euro in più rispetto al 16 agosto del 2011. Una vera e propria sciagura per gli italiani che si accingono a partire per le vacanze e per quelli alle prese col rientro. Una stangata complessiva per gli automobilisti che il Codacons stima attualmente in 560 milioni di euro, ma la cui entità si aggrava di giorno in giorno”.

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