Strada Facendo

In orbita il primo camion spaziale. Presto arriverà anche quello della spazzatura?

Lo hanno già battezzato il camion spaziale, anche perché al momento trasporta solo merci. Il 22 maggio è decollato da Cape Canaveral il Dragon della SpaceX spinto in orbita dal razzo Falcon9, realizzato sempre da Space Exploration Technologies, che a sua volta vola grazie a nove motori Merlin. “Per ora”, si legge sul sito Trasportoeuropa.it“, la capsula trasporta solamente merci, in questo caso 300 chili di rifornimenti e 150 chili di materiale per esperimenti scientifici, ma già dal 2015 potrà trasportare anche astronauti”. 

“Il complesso Falcon9 e Dragon sostituisce lo Space Shuttle nel rifornimento alla stazione spaziale, dopo che la navicella è stata pensionata dalla Nasa per raggiunti limiti d’età. SpaceX ha siglato con l’ente spaziale un contratto di 1,6 miliardi di dollari per una dozzina di missioni che si protrarranno fino al 2015”. Ma il Dragon non dovrebbe essere l’unico camion spaziale. La Darpa, Defense Advanced Research Project Agency, ha infatti investito in un progetto chiamato Electrodynamic Debris Eliminator, che ha la fama di essere un “camion della spazzatura spaziale”. Attraverso 200 reti giganti l’Edde, dovrebbe essere in grado di raccogliere i detriti spaziali per gettarli in un’orbita più bassa, o negli oceani terrestri. Quello dei rifiuti spaziali infatti è un problema ancora tutto da risolvere. L’altra idea della Darpa, che prende il nome di progetto Phoenix, punta al riciclaggio spaziale. Invece di distruggere i vecchi satelliti, infatti, il programma prevede la creazione di nano satelliti, poco costosi ed economici da lanciare, in grado, una volta agganciati ai satelliti in disuso, di completare la propria costruzione, ottenendo i pezzi di ricambio dai satelliti “morti”.

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